sabato 2 giugno 2018

Segnalazione e Intervista all'autrice Francesca De Angelis

Salve lettori! Oggi sul blog ci sarà una segnalazione dai tratti molto singolari. Per chi, come me, ama "Cime Tempeste" non potete farvi scappare questo libro. Ma adesso scopriamo assieme qualcosa di più sul libro e sull'autrice.




Info:
Titolo: Cenere sulla Brughiera”
Editore: Arduino Sacco Editore
Autore: Francesca De Angelis
ISBN: 978-88-6951-219-3
Numero pagine: 228
Data di pubblicazione: settembre 2016
Sito editore: Link d'acquisto il libro si può acquistare anche in libreria se lo si ordina.
Trama: Catherine Barret nacque in una piccola cittadina dello Yorkshire, crescendo felice fra le brughiere che caratterizzano quei luoghi. Un infanzia ridente che sembrava poter durare in eterno viene spezzata dalla morte dei suoi genitori Elizabeth e Robert Barret. Cathy assieme alla nonna Mary e alla sua infantile zia Clarisse viene è costretta ad immigrare negli Usa. Dopo la morte della nonna, seguita successivamente da quella della zia, Catherine viene affidata ai Finch una coppia snob e sgarbata che la maltratta in continuazione. La ragazza troverà un po' di sollievo con l'amicizia e successivamente storia d'amore con il tormentato Logan suo compagno di classe, ragazzo fragile che cela la sua infelicità con un facciata allegra e solare. Dopo giorni di idillio, Logan scompare. Catherine dovrà così fronteggiare da sola il bullismo dei suoi compagni di classe. Fra mille peripezie dopo essere scampata ad una violenza di gruppo da parte dei suoi compagni, si ritroverà a fuggire per la campagna, braccata dalla polizia che la considera responsabile della morte dei suoi amici e dei suoi genitori adottivi. Cathy da innocente verrà condannata alla pena capitale dopo essersi ricongiunta con Logan ed aver appreso di essere stata usata da John Cabol un perfido avvocato amico dei Finch, assassino degli stessi che ha visto in lei lo strumento ideale per realizzare i suoi loschi piani. Il lieto fine arriverà solo con la pace eterna, poiché nelle mie storie spesso è solo l'aldilà il luogo di pace. Nei miei racconti i protagonisti sono quasi sempre ragazzi soli e gli adulti che dovrebbero proteggerli diventano spietati carnefici senz'anima. Solo gli adulti deboli, in questo caso rappresentati dall'infantile ed un po' pazza zia Clarisse e gli anziani nonni di Logan rappresentano il bene che però è sempre destinato a soccombere. In questo romanzo ispirato a “Cime Tempestose” spesso citato nel libro come romanzo preferito dalla protagonista ho voluto rappresentare il lato oscuro nel mondo dove la vita, la felicità e l'amore vengono abbattuti dal denaro e dalla sete di potere qui rappresentati dal malvagio avvocato Cabol.  

Adesso passiamo all'intervista di questa dolcissima autrice, e poi scopriremo qualcosa in più su di lei.

 1) Ciao Francesca, grazie per avermi scelto per questa chiacchierata virtuale...Ma ora iniziamo,a cosa ti sei ispirata per la stesura del tuo romanzo? 
Ciao Sabrina, grazie per avermi dato spazio in questo tuo splendido blog. Allora, per scrivere “Cenere sulla Brughiera” mi sono ispirata in parte al romanzo di Emily Bronte “Cime Tempestose”, che è anche il mio libro preferito. E al film “Il Corvo”. Il mio romanzo narra le vicende di Catherine, una ragazza inglese, che in seguito alla morte dei suoi genitori e a varie disgrazie, si trova costretta a scappare per mettersi in salvo. Un omicida, infatti, trama nell’ombra e ha visto in lei, lo strumento ideale per realizzare i suoi loschi piani. I temi portanti sono l’amore ma anche il bullismo, la violenza e l’emarginazione sociale. Catherine stessa è vittima di un bullismo feroce e spietato da parte dei suoi compagni, poiché ricopre il ruolo della “svantaggiata”. I compagni percepiscono questo suo disagio e lo temono, si sentono minacciati, lei fa capire loro che nessuno è al sicuro. Così cercano di esorcizzare questo loro timore trattandola male, fino alla violenza finale, che segnerà lo spartiacque tra la prima e la seconda parte.

2)Per scrivere un libro ci vuole dedizione, in quanto tempo è "nato" il romanzo? 

E’ nato in 4 anni, anche se all’inizio era completamente differente. I personaggi c’erano tutti, ma aveva un finale diverso e la stessa Catherine era differente. Era più una Harley Quinn, che non una Carrie. Sai, per il personaggio di Cathy mi sono ispirata proprio alla Carrie White di Stephen King. E’ uno scrittore che adoro e credo che il suo stile così “ricco e prolisso”, mi abbia indirettamente influenzata.
 

3)Hai mai pensato di abbandonare questo tuo progetto? 
No, ogni volta che mi mettevo a scrivere “Cenere sulla Brughiera” sentivo che quella era la cosa giusta da fare. E’ cambiato un po’ il genere di libro, ma lo “scheletro” è rimasto uguale.

4)Secondo te, qual è il personaggio che ti assomiglia di più?

Catherine. Nella maggior parte dei casi, quando scrivi un libro tendi ad attribuire al personaggio principale aspetti del tuo carattere, anche se io non avrei sempre agito come lei. Non per fare spoiler  ma non mi sarei mai data alla fuga, non so se avrei avuto il suo sangue freddo. Può essere difficile far fare al tuo protagonista cose che tu non faresti mai, ma assai stimolante.
 

5) Per descrivere qualche personaggio ti sei ispirata a qualcuno della tua vita o è tutto frutto della tua fantasia?
Nonna Mary e Zia Clarisse sono molti simili a mia nonna e a mia zia, anche se solo dal punto di vista caratteriale. C’è poi una dei professori di Catherine che è molto simile alla mia insegnante di biologia del liceo, con cui ho sempre avuto un rapporto ambivalente; da un lato la stimavo, era una bravissima professoressa, dall’altro mi faceva un po’ paura quando mi interrogava.😁

6)Ci sono scrittori metodici, che stilano scalette e rileggono mille volte i loro scritti. E ci sono autori che istintivamente buttano giù frasi su frasi fino a comporre un romanzo. Che tipo di scrittrice sei tu?
Prima penso alla storia, poi faccio i personaggi e suddivido il testo per capitoli. Mi piace dare un titolo ad ogni capitolo. Ma sono sempre insicura, passano mesi e mesi prima che il libro acquisti la sua forma definitiva e nonostante questo, non smetto di essere insicura, ho mille dubbi, mille incertezze. Poi mi accade una cosa strana; l’ispirazione per le massime, che nei miei testi sono sempre un po’ ironiche, mi viene sempre mentre faccio i piatti. Sarà per merito del detersivo?
 

7)Quando ti sei resa conto di essere una scrittrice?
E’ la mia identità. Io non ho avuto una vita facile. Mia nonna e mia zia che mi hanno cresciuto, sono morte entrambe di tumore quando ero ancora piccola. Ho iniziato a soffrire di depressione quando avevo 9 anni e mi sentivo disperatamente alla deriva. Poi è successo. Il giorno del mio decimo compleanno mi hanno regalato il terzo libro della saga di “Harry Potter”. Le vicende di quel giovane mago così coraggioso, mi hanno tirato un po’ su di morale. Crescendo, ho fatto qualche ricerca sull’autrice, J.K. Rowling e ho scoperto che anche per lei la depressione non era un qualcosa di sconosciuto. Aveva usato la scrittura come terapia e per lei aveva funzionato, così ho pensato che potevo provare anche io.
 

8)Ti andrebbe di parlare dell'emozione dopo aver pubblicato il tuo primo romanzo?
In realtà, non mi aspettavo minimamente che venisse pubblicato, poi ho trovato questa casa editrice l’Arduino Sacco Editore che mi ha permesso di pubblicare il mio romanzo senza contributo e di lasciare la mia impronta su questa terra. Mi sono sentita soddisfatta e felice.


9)Hai progetti futuri in ambito della scrittura?
Certo.
 

10)Ti va di parlarmene?
Ho da poco terminato un libro per bambini, con protagonisti gli animali. Io amo molto gli animali e ho voluto scrivere un libro su di loro per poterli celebrare. Anche qui, tocco temi importanti come l’abuso e l’emarginazione. Per i “grandi” scriverò presto un libro sulla seconda guerra mondiale.
 

Grazie ancora Francesca, per aver scelto "Sabrina Nel Paese Delle Meraviglie."
Grazie a te, Sabrina per la tua disponibilità.


Adesso scopriamo di più sull'autrice...


Biografia:  Francesca De Angelis nacque a Roma il 10-04-1991 in una gelida giornata di primavera, l'unica sopravvissuta ad potenziale parto plurigemellare. Per avere un quadro di quella che fu la sua infanzia, basta guardare uno di quei film anni 30 con protagonista Shirley Temple dove il lieto fine è presto detto. Le sua giornate erano scandite dalla scuola e dai giochi con gli amici sotto l'occhio vigile della nonna, una signora energica e un po' mascolina che le raccontava spesso le storie e le leggende che aveva appreso dal paesino di montagna dov'era cresciuta. Così nutrita da storie su fate, folletti e principesse l'immaginazione della piccola Francesca iniziò ad essere fertile. Un contributo venne anche dalla florida e grassottella zia materna che ogni pomeriggio, aiutata dalla collana dei libri “I Quindici” rendeva ancora più forte il suo desiderio di lettura. C'era un periodo della sera, che Francesca trovava magnifico in cui il buio cadeva sulla casa della nonna, dove ogni angolo poteva celare un mistero od un bizzarro animale. Essa appariva agli occhi della bimba come un castello incantato. Qualche anno dopo il castello incantato arrivò davvero. A nove anni, dopo la morte della nonna, seguita a breve da quella della zia, la depressione iniziò a divagare nel suo corpicino spingendolo a vedere il lato più orribile del mondo. Qualcuno però non voleva vederla soffrire. Il giorno del suo decimo compleanno qualcuno le recapitò un regalo molto speciale che cambiò per sempre la sua vita. Il regalo era il terzo volume della saga di Harry Potter, della scrittrice britannica J.K. Rowling che divenne da allora la sua Fata Madrina cosmica. Quel romanzo le fece capire come la scrittura, il semplice poggiare una penna su un figlio potesse rinvigorire il suo animo in maniera ancora maggiore di quanto potesse fare qualunque medicina. Da ragazzina Francesca prese ad amare la scrittura e usando delle vecchie bambole prese a dar vita ai suoi personaggi. Oggi, che la sua vita è passata per un quarto ha da poco pubblicato il suo primo romanzo “Cenere sulla Brughiera” per la casa editrice Arduino Sacco. E, sebbene il cammino verso la felicità sia ancora lungo e tortuoso, la ragazza continua a scrivere non volendo mai abbandonare l'attività che ama di più e che la salva ogni giorno dal finire nel baratro


Spero di avervi incuriositi per questa segnalazione e intervista, se è così fatemelo sapere nei commenti.

9 commenti:

  1. Bellissima intervista, e il libro sembra molto interessante!

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  2. Adoro questo libro ed ho letto quest'articolo tutto d'un fiato... è stato bellissimo scoprire cosi tante curiosità!!!

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    1. Sono felice che ti sia piaciuto scoprire di piu sul libro e sull'autrice 💖

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  3. Storia, un po' triste, però probabilmente con tante verità, che purtroppo rispecchiano la realtà.

    Per te de essere stato emozionante intervistare l'autrice di questo libro!

    Ciao, a presto.

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    1. Ammetto di si, e stato molto emozionante. Il libro racconta tante verità e anche la sua emozionante storia.

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  4. Mi piace l'intervista,scoprire qualcosa in più sul l'autrice del libro me lo fa apprezzare meglio e di più,hai fatto davvero un bel lavoro e ora ho curiosità di leggerlo lo cercherò...

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  5. Da appassionata di Cime Tempestoso non posso che restare affascinata dalla trama del romanzo e dall'intervista alla scrittrice!

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  6. Apprezzabile, nel tuo modo di recensire, l'intervista all'autrice.... mi è rimasto impresso... tu sei la strega cattiva... ed io sono il mostro che tu hai generato.... mannaggia va sempre a finire così!!!
    Ciao buon lunedì

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